tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post677249299512959520..comments2024-03-18T19:10:15.639+01:00Comments on ventilab: Weaning e tracheotomia: qualche utile accorgimento.Unknownnoreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-18462348448138941652014-07-12T14:34:23.000+02:002014-07-12T14:34:23.000+02:00Ottima sintesi su un problema spesso sottovalutato...Ottima sintesi su un problema spesso sottovalutato e su cui concordo pienamente tranne su un aspetto: la cuffia delle cannula non solo può ma anche dovrebbe essere sgonfiata anche nei disfagici, con opportuni accorgimenti e precauzioni, perchè proprio in questi pazienti la persistenza del cuffiaggio di una cannula dotata di cuffia (e talora anche la presenza di una cannula priva di cuffia) è spesso concausa della disfagia. Aggiungo inoltre che, durante il respiro spontaneo con cannula a cuffia rigorosamente sgonfia, risulta estremamente fruttuoso l'uso della valvola fonatoria per il ripristino precoce della sensibilità faringo-laringea, fondamentale per la ripresa del riflesso della deglutizione. <br>Complimenti a Ventilab per fornire sempre spunti in cui il rigore scientifico si coniuga con ricadute importanti nella pratica clinica quotidiana.Davide Mazzonnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-21823710594556683682014-07-14T20:40:39.000+02:002014-07-14T20:40:39.000+02:00Scusate se è un'ovvietà, ma ricordo che in cas...Scusate se è un'ovvietà, ma ricordo che in caso di utilizzo della valvola fonetica su una cannula cuffiabile non bisogna ASSOLUTAMENTE dimenticare di rimuovere la valvola in caso si decida di cuffiare la cannula, ad esempio per sospetto di disfagia ai pasti: le conseguenze sono facilmente immaginabili e potrebbero anche essere drammatiche...Daniele Tuzzonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-14338173533130857622014-07-22T01:31:42.000+02:002014-07-22T01:31:42.000+02:00Condivido la raccomandazione a non essere troppo p...Condivido la raccomandazione a non essere troppo precipitosi nell'iniziare lo svezzamento della cannula con lo sgonfiaggio della cuffia, in caso di accertato danno organico, centrale o periferico, delle funzione deglutitiva. Ma mi sembra che attualmente sia più opportuno affermare che, ad eccezione appunto di un accertato danno organico, centrale o periferico, delle funzione deglutitiva, la persistenza della cuffia gonfia nel paziente che non ha più necessità di essere ventilato, gli può solo arrecare un danno iatrogeno. L'abitudine a trasferire i nostri pazienti con cannula dotata di cuffia, indipendentemente dalla sua reale necessità, è ancora molto diffusa ed è fonte più di danni e pericoli che di reali giovamenti. Credo che, una volta accertata la gravità della disfagia ed esclusa la sua risoluzione in breve tempo (3-4 settimane), la soluzione debba essere la nutrizione via PEG; se il paziente ha bisogno di frequenti tracheoaspirazioni, si lascia in sede una cannula priva di cuffia; se non vi è questa necessità, si può anche pensare di togliere la cannula. Non è raro riscontrare poi come, tolto il sondino nasogastrico e messa la PEG, il recupero della disfagia avvenga con una rapidità inaspettata... Ben venga poi la contaminazione di saperi fra discipline che devono dialogare soprattutto nei delicati momenti di passaggio della presa in carico di pazienti delicati e complessi, ma nulla è scontato...sta a noi creare le condizioni, individuare le competenze e stimolare le motivazioni delle equipes affinchè la fase delle cure intensive si embrichi con quella della riabilitazione sui versanti del recupero cognitivo, della mobilizzazione, della rialimentazione, dello svezzamento dalla cannula, ecc.davide mazzonnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-16210669475821952162014-07-21T10:00:04.000+02:002014-07-21T10:00:04.000+02:00Caro Luigi, la sequenza rispetta un ordine di cres...Caro Luigi, la sequenza rispetta un ordine di crescente difficoltà nella deglutizione nella maggior parte dei pazienti. Spesso i semisolidi sono i più facili da deglutire ed i liquidi i più difficili.Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-81564894075045289172014-07-21T10:15:48.000+02:002014-07-21T10:15:48.000+02:00Grazie per il commento, che mi fa particolarmente ...Grazie per il commento, che mi fa particolarmente piacere vista la tua competenza sull'argomento.<br>È vero che la cuffiatura della cannula può di per sè favorire la disfagia, come ho scritto nel post. E certamente la cuffia non garantisce la protezione delle vie aeree.<br>Mi troverei però in difficoltà a lasciare scuffiata una cannula ad un paziente fragile, dopo un weaning difficile, quando trovo le secrezioni bronchiali chiaramente blu dopo la strofinatura delle mucosa orale con blu di metilene. Sono comunque come sempre disponibile a cambiare idea. A tua conoscenza, esistono dati sull'incidenza di polmoniti in pazienti critici con la cannula scuffiata nonostante la disfagia?Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-78064047099241049362014-07-21T10:17:21.000+02:002014-07-21T10:17:21.000+02:00Potrebbe essere una buona occasione per vedere gli...Potrebbe essere una buona occasione per vedere gli effetti emodinamici dell'iperinflazione dinamica...Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-71383949335053090432014-07-21T10:37:51.000+02:002014-07-21T10:37:51.000+02:00Riprendendo la risposta al commento del dott. Mazz...Riprendendo la risposta al commento del dott. Mazzon, è giusto considerare che la cuffiatura può favorire la disfagia e conoscere i limiti della protezione delle vie aeree da parte della cuffia della tracheocannula. Ma è anche necessario difendere in tutti i modi lo svezzamento dalla ventilazione meccanica. La mia esperienza clinica mi porta a trovare una relazione tra disfagia/aspirazione e fallimento del weaning o ripresa della ventilazione meccanica. Penso che questo sia più un problema aperto che chiaramente risolto a favore della scuffiatura della cannula nel disfagico critico. Sarò comunque contento di essere convinto del contrario.<br>Per quanto riguarda il coinvolgimento di logopedisti/fisioterapisti in TI, ben venga: non sempre però queste figure professionali sono così entusiaste di ciò... Penso che dovrebbe essere una questione di cultura e non di logiche "corporative". La terapia riabilitativa funziona certamente meglio in TI se il fisioterapista si avvale della collaborazione infermieristica: l'infermiere conosce molto bene il malato, gli sta vicino tutto il giorno, può cogliere i momenti migliori per favorire l'esecuzione di alcuni esercizi o test nei momenti più appropriati per il paziente nell'arco delle 24 ore di ogni giorno (e non solo in una mezz'ora durante i giorni feriali). Utile quindi il fisioterapista, ma molto di più se trova degli interlocutori di qualità negli infermieri.Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-24061945408489363632014-07-17T18:14:31.000+02:002014-07-17T18:14:31.000+02:00Perfettamente d'accordo con il Dott Mazzon.Per...Perfettamente d'accordo con il Dott Mazzon.<br>Per di più la cuffia di per sè non previene le microinalazioni come la saliva ma solo le inalazioni massive (Intensive Care Med. 2011 Feb;37(2):343-7. doi: 10.1007/s00134-010-2106-z. Epub 2010 Dec 9. Fluid leakage across tracheal tube cuff, effect of different cuff material, shape, and positive expiratory pressure: a bench-top study).<br>Altro discorso è, giustamente citato nell'interessantissimo post, la prevenzione dal materiale risalente dall'apparato digerente, nella quale la cuffia ha un ruolo determinante nell'evitare l'inalazione di materiale nocivo per i tessuti delle vie respiratorie prossimali.<br>Negli anni mi sono fatto l'idea che la cuffia faccia il suo compito fondamentale durante la ventilazione meccanica e poco più (ma anche quì dipende dai casi: interessantissimo l'argomento della T.O.V. nei neuromuscolari che spero un giorno abbia un post dedicato).<br>Un ultimo appunto di orgoglio professionale: fisioterapisti e logopedisti andrebbero chiamati più spesso a valutare e trattare certe complicanze respiratorie/deglutitorie precocemente, anche il terapia intensiva; infatti spesso siamo di fronte in reparto a quadri ormai compromessi che probabilmente potrebbero essere evitati se trattati in tempo. Infatti non in tutte le strutture gli infermieri di una UTI hanno il tempo e/o le competenze adeguate per valutare certe complicanze.Gabrielenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-57961820354492238942014-07-11T21:41:06.000+02:002014-07-11T21:41:06.000+02:00Ciao Giuseppe, spero di rincontrarci al più presto...Ciao Giuseppe, spero di rincontrarci al più presto per un ulteriore scambio di esperienze.<br>L' ordine semisolidi-solidi-liquidi della valutazione della disfagia delle sostanze alimentari è voluto o casuale? Luigiluigi mendettahttp://A.CardarelliNapolinoreply@blogger.com