tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post2881735789908910057..comments2024-03-18T19:10:15.639+01:00Comments on ventilab: ARDS e nutrizione.Unknownnoreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-79997982689077974312012-01-22T10:22:51.000+01:002012-01-22T10:22:51.000+01:00Caro Giuseppe, la traduzione siculo-bresciana mi s...Caro Giuseppe, la traduzione siculo-bresciana mi sembra perfetta!Grazie.<br>Volevo solo ricordare che l'apporto calorico del propofol deriva dai lipidi, quindi attenzione nei calcoli quando abbiamo esigenze di proteine. A proposito di proteine... <br>A mio avviso un esempio calzante puo' essere quello che riguarda gli obesi (con o senza ARDS). Spero che tutti abbiano abbandonato il concetto secondo cui gli Obesi meritano di essere lasciati digiuni!!Della serie tanto e' ciccione non gli fara' male...<br>A tal proposito, proprio il JPEN di Settembre (la rivista dell'Aspen) ha riservato un intero supplemento alla nutrizione dell'obeso. Non ci sono delle vere e proprie linee guida ma forti raccomandazioni. In breve: l'obeso e' un pz ad alto rischio di "Wasting protein" ma dall'altro canto deve ricevere un apporto calorico inferiore rispetto a un normopeso (permissive or hypocaloric feeding).<br>A questo punto come lo nutriamo?<br><br>L' Apporto calorico si stima:<br>1. 11-15 Kcal/kg/die se si considera il peso attuale<br>2. 22-25 Kcal/kg/die se si considera il peso ideale ( io generalmente uso questo).<br><br>L' Apporto proteico: <br>1. ~2 gr/Kg/die del peso ideale per BMI 30-40 (obesita' di classe I e II)<br>2. 2,5 gr/Kg/die del peso ideale per BMI>40 (obesita' di classe III)<br><br>Prendiamo un pz con peso attuale di 110 kg, altezza di 170 cm. Il suo peso ideale e' 63 kg e il BMI di 38. <br>Quindi, facendo i nostri calcoli, dovrebbe ricevere:<br>1. 23 kcalx63 kg= 1450 kcal/die<br>2. 2 grX63kg/die=126 gr/die<br><br>Scegliamo una comunissima nutrizione enterale isocalorica (1 kcal/ml) e per soddisfare l'hypocaloric feeding, la somministriamo a 60 ml/h. Ci rendiamo conto pero' che tale rate orario comporterebbe un intake proteico di sole 58 gr di proteine. <br>A questo punto e' piu' semplice impostare la nutrizione rispettando il basso in take calorico (ovvero i 60 ml/h) e aggiungere un tot di prodotto modulare proteico (hanno percentuale di proteine superiore all'80%) alla sacca enterale in modo da soddisfare le richieste proteiche. <br>Esistono in realta' delle formulazioni enterali che hanno un contenuto proteico maggiore ma sono comunque non sufficienti.<br><br>Per quanto riguarda la seconda domanda...sinceramente mi risulta un po' difficile rispondere. Non ho esperienza al riguardo e in quanto a letteratura credo che tu ne sappia piu' di me!ho letto alcuni studi sul suo umpiego nei BPCO ma niente sull'utilizzo in caso di difficile svezzamento da esaurimento muscolare. Credo comunque che la debolezza muscolare sia solo la punta dell'iceberg di uno stato nutrizionale e clinico non adeguato, quindi, quello che mi viene da pensare e' che l'anabolizzante in qualche modo non risolva il problema. A questo punto ne approfitto: tu cosa ne pensi?lo usi?ci sono in letteratura studi clinici su svezzamento e nandrolone?Veronica Ferrazzanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-54024480939195925682012-01-18T12:16:23.000+01:002012-01-18T12:16:23.000+01:00Provo a tradurre in pratica quanto ha scritto Vero...Provo a tradurre in pratica quanto ha scritto Veronica:<br>- 1500 e 2000 Kcal/dienella maggior parte dei casi (considerare sedazione o febbre per ridurre o aumentare le Kcal/die)<br>- considerare che 250-500 Kcal/die possono essere già somministrate con il propofol<br>- aggiungere vitamine, selenio e correggere la ipofosforemia<br>- introdurre un supplemento proteico<br>- nutrizione digiunale o NPT in caso di difficoltà nella nutrizione gastrica.<br>Sei d'accordo, Veronica? E ancora due domande:<br>1) ci fai un esempio pratico di come supplementi l'apporto proteico?<br>2) nei pazienti che falliscono il weaning per debolezza muscolare, quanto ritieni possa essere utile la somministrazione di anabolizzanti (es. nandrolone)?Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-29277882274378193992012-01-23T12:38:50.000+01:002012-01-23T12:38:50.000+01:00Grazie Veronica per il tuo intervento perché l’arg...Grazie Veronica per il tuo intervento perché l’argomento è sottovalutato.<br>Confesso che per quanto riguarda l’apporto proteico ho sempre pensato che 0,5 (max 1) g/Kg di peso corporeo ideale fosse adeguato nei nostri pazienti; penso, e forse sbaglio, che per l’organismo è più facile produrre proteine dai glucidi che viceversa.<br>La mia impressione è che siamo ancora impantanati in un ambito biochimico e fisiopatologico, dove ci sono molte evidenze, che recenti studi (OMEGA) stanno cercando di uscire da questo pantano ma i risultati ancora non ci permettono di elevarci.<br>Volevo inoltre segnalare questa review che ho trovato interessante Nutr Clin Pract. 2011;26:14-25 e che, insieme alla bibliografia segnalata, spero possa aiutare i più volenterosi ed interessati ad informarsi.<br>AntonioAntonionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-42401669890299387562012-01-24T12:20:03.000+01:002012-01-24T12:20:03.000+01:00Salve a tutti. Mi complimento con la collega per l...Salve a tutti. Mi complimento con la collega per la qualità dell'esposizione, anche se mi trovo in disaccordo su un singolo punto, ossia quando afferma che gli omega 6 sono pro-infiammatori.<br>Gli acidi grassi essenziali sono l'acido linoleico (omega 6) e l'acido alfa-linoleico (omega 3).<br>Da questi acidi grassi, tramite trasformazioni enzimatiche, si ottengono dall’acido linoleico<br>(Omega 6) l’acido gamma linoleico (GLA) ed il DGLA (Ac. Diomo-<br>Gamma-Linolenico) e dall’acido alfa-linoleico (Omega 3) si ricavano EPA (acido<br>eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Senza voler tediare in lungaggini biochimiche, si può sintetizzare che gli omega 6 sono alla base della sintesi di PGE1 (ad azione antinfiammatoria) ed in minor misura di PGE2(derivanti dall'acido arachidonico, proinfiammatorie), nei cui confronti hanno una vera e propria azione di feedback negativo. Gli omega 3 danno origine alle PGE3 che vengono considerate come prostaglandine buone, in realtà esse rappresentano dei falsi mediatori delle PGE2, essendo attivate al loro posto. Infatti le Fosfolipasi rendono disponibile Ac. Eicosapentaenoico (EPA) al posto di ac.Arachidonico (AA) se vi è stata assunzione adeguata di EPA come olio di pesce. Di<br>conseguenza l’attivazione della ciclossigenasi comporta produzione di PGE3 al posto di<br>PGE2.<br> La via delle PGE1 è completamente diversa essendo basata su un controllo a<br>feed-back che non compromette l’azione delle PGE2 utile per combattere molti eventi<br>dannosi, ma in grado di controllare e frenare tale attività.<br>La problematica è piuttosto un'altra..un acido grasso può esistere in natura sotto due forme:<br>una cis e una trans (dal latino, al di qua o al di là della catena degli atomi di carbonio) a<br>seconda della posizione di certi gruppi.Tutti i PUFA naturali hanno configurazione cis-cis. Basta la sola trasformazione di un solo legame cis-trans a deformare irrimediabilmente la catena di un ac. grasso. Tutti gli acidi grassi alimentari naturali sono in una configurazione chimica detta cis. Questa configurazione essenziale cis viene distrutta dalle nuove procedure industriali<br>moderne, che includono il surriscaldamento, la distillazione, l’idrogenazione, lo<br>sbiancamento e l’aromatizzazione. Gli oli vegetali sottoposti a lavorazione industriale vanno incontro ad alterazione della lorostruttura cambiando la sana configurazione cis in un’altra non buona, chiamata trans. I procedimenti fanno ruotare gli atomi di idrogeno, così che rimangono da entrambe le parti<br>della molecola di grasso (cis-trans). La molecola si allunga e perde irrimediabilmente la<br>capacità di svolgere le funzioni biologiche richieste dal nostro organismo.<br>Gli acidi grassi trans sono tossici perchè danno origine a PGE alterate...quindi tutto il discorso della bontà degli omega 3 e 6 viene a saltare, se non sappiamo come vengono estratti. Su questo argomento i vari informatori farmaceutici mi guardano in cagnesco..In pratica non sappiamo cosa diamo ai nostri pazienti. Scusate la lungaggine...e grazieGuido Amodeonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-31489762586973964972012-01-25T14:06:21.000+01:002012-01-25T14:06:21.000+01:00Per Antonio: 0,5-1 gr di proteine e' in relata...Per Antonio: 0,5-1 gr di proteine e' in relata' la richiesta in un soggetto adulto e sano. In seguito a un insulto (infettivo, traumatico, infiammatorio etc) l'organismo reagisce con la "Stress Response" la quale puo' degenerare in un "hypermetabolic catabolic state" (nel giro di 2 settimane nei soggetti normonutriti o nel giro di pochi giorni in quelli malnutriti). In breve, aumenta il metabolismo basale, aumentano gli ormoni catabolici e si riducono gli anabolici e si attiva una massiccia mobilizzazione delle proteine dai ricchi depositi della mucosa GI e muscolare a favore della gluconeogenesi. L'organismo reagisce male con atteggiamento "tutto e subito" con insaziabile necessita' di sintetizzare glucosio da AA (anche in eccesso) e risparmiando invece i lipidi. Dunque, da qui il concetto di Wasting protein ovvero spreco di aa e perdita muscolare. Il fine di aumentare l'intake proteico purtroppo non e' quello di contrastare completamente la mobilizzazione (e' impossibile) ma sicuramente di limitarlo grandemente.<br>Per Guido: le moderne manipolazioni industriali alimentari possono compromettere la qualita' dei Pufa ma questo non deve compromettere il concetto che gli omega 6 sono potenzialmente e naturalmente pericolosi. Questo non significa che assolutamente non debbano essere assunti con la dieta!Anzi, il loro ruolo fisiologico e' ben definito ed e' quello di controbilanciare l'effetto anti-infiammatorio dei cugini omega3. Quindi? Gli effetti potenzialmente dannosi degli omega 6 si possono mettere a freno rispettando il giusto rapporto tra omega6/omega3 (quello consigliato e' tra 2:1 a 4:1). Questo si spiega perché entrambi utilizzano lo stesso enzima il quale predilige l'omega presente in quantita' maggiore. Quindi se ti ingozzi tutte le sere di oli vegetali (ricchi in omega 6) e ti dimentichi di mangiarti un bel filetto di salmone (ricco in omega 3), il risultato e' che prevarranno i prodotti pro-infiammatori di derivazione degli omega6!<br>Grazie a tutti e a presto.<br>VeronicaVeronica Ferrazzanoreply@blogger.com