tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post1972021433725763886..comments2024-03-18T19:10:15.639+01:00Comments on ventilab: Pressione transpolmonare e stress: attenzione agli equivoci!Unknownnoreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-54004477311000257262012-02-10T11:27:03.000+01:002012-02-10T11:27:03.000+01:00Beppe hai una capacità di sintesi notevole.in effe...Beppe hai una capacità di sintesi notevole.<br>in effetti la determinazione della transpolmonare in inspirazione risulta facile ed efficace, ma, corregimi se sbaglio, la determinazione a fine espirazione non ci consente di meglio di valutare la migliore peep e volume corrente?luigi Mendettahttp://AORNCardarelliNapolinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-27306224484872570872012-02-10T22:44:04.000+01:002012-02-10T22:44:04.000+01:00La pressione transpolmonare a fine espirazione pu...La <strong>pressione transpolmonare</strong> a <strong>fine espirazione</strong> può essere utile per <strong>definire</strong> il livello di <strong>PEEP</strong> ottimale, in alternativa agli approcci più tradizionali fondati sull'elastanza o sull'ossigenazione. Chi segue questo approccio sceglie la PEEP per ottenere una pressione transpolmonare di fine espirazione mai negativa e tanto più alta quanto peggiore è la disfunzione polmonare (vedi reference 6 del post). Pressione transpolmonare non negativa vuol dire che si vuole ottenere una <strong>PEEPtotale</strong> <strong>superiore o uguale</strong> alla <strong>pressione esofagea di fine espirazione</strong>. L'approccio è interessante perchè si pone l'obiettivo di limitare i fenomeni di chiusura alveolare a fine espirazione; è comunque un approccio che lascia delle incertezze sia perchè la pressione esofagea è solo un'approssimazione della pressione pleurica e sia perchè non esiste un'unica pressione pleurica ma una distribuzione di diverse pressioni pleuriche (ref. 2). La mia opinione è che possa essere ragionevole aumentare la PEEP se la pressione transpolmonare di fine espirazione è chiaramente negativa: questo lascia presumere che esistano aree di polmone sottoposte a forze che possono facilitarne il collasso espiratorio.<br>La valutazione dell'appropriatezza del volume corrente riguarda maggiormente la pressione transpolmonare a fine inspirazione.Giuseppe Natalininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-72555139514798505792012-02-11T10:03:17.000+01:002012-02-11T10:03:17.000+01:00Caro Giuseppe,Ti chiedo se in NIMV ha senso parlar...Caro Giuseppe,<br><br>Ti chiedo se in NIMV ha senso parlare di ventilazione protettiva e quali accorgimenti eventualmente bisogna prendere per evitare comunque lo stress. Nei pazienti iperinsufflati tendo comunque ad evitare alti valori di PSV per cercare di ottenere un volume corrente tale da potere essere tutto "espirato" ed evitare ulteriore iperinflazione nelle zone ad alta costante di tempo:in qualche modo è questa una "protezione" ?<br>Grazie per tutto quello che ci trasmetti con perizia e semplicità.Elio Vironenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2917596641033471153.post-2641558928112363202012-02-11T16:58:48.000+01:002012-02-11T16:58:48.000+01:00Ritengo che sia sempre ragionevole rispettare i pr...Ritengo che sia sempre ragionevole rispettare i principi fondamentali della ventilazione protettiva (limitazione del volume corrente e della pressione alveolare) (vedi i post sulla ventilazione dei polmoni sani). Quindi questo vale anche per la NIV dove, per la verità, è però veramente difficile (e sconsigliato) arrivare ad alte pressioni di insufflazione. <br>Il vantaggio della limitazione del volume corrente nei pazienti ostruttivi è però legato, come fai notare, alla riduzione dell'iperinflazione dinamica, che può aumentare l'efficienza della ventilazione. Infatti meno iperinflazione significa miglior precarico diaframmatico (legge di Starling), più pressione a parità di tensione muscolare (legge di Laplace), ventilazione efficace alle basi polmonari (mantenimento della zona di apposizione diaframmatica). Inoltre la riduzione della iperinflazione potrebbe associarsi al miglioramento dell'elastanza: quindi lo stesso volume corrente può essere ottenuto con pressioni inferiori.<br>Da non trascurare infine che i soggetti con lunga costante di tempo spesso hanno bassa elastanza polmonare: questo significa che l'impatto emodinamico dell'iperinflazione dinamica può essere particolarmente rilevante, sia a livello sistemico (ipotensione e bassa portata) che a livello locale (riduzione della perfusione diaframmatica).<br>In sintesi: è proprio difficile che nella pratica clinica (NIV inclusa) servano volumi correnti superiori a 6-7 ml/kg, mentre a volte questi possono dare gravi problemi. Quindi la ventilazione protettiva è ragionevole anche per la NIV.<br>Ciao Elio e grazie per il commento.Giuseppe Natalininoreply@blogger.com